Nasce la Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni
ARIA LAICA
per respirare tutte e tutti
martedì
17 febbraio 2009
ore 21.00
Sala Alessi
di Palazzo Marino
Piazza della Scala, 2 – Milano
intervengono
Vittorio Angiolini, costituzionalista
Francesco Dambrosio, medico ginecologo
Marilisa D’amico, giurista
Roberta De Monticelli, filosofa
Marianella Sclavi, sociologa
Mina Welby
contributo in video di
Moni Ovadia
conduce:
Gianni Barbacetto
giornalista
Associazioni costituenti:
Agedo (Ass. Genitori e Amici di Omosessuali); ANPI sezione zona 1;
Arcigay provinciale; Arcilesbica, circolo Zami; A Sinistra; Ass. Culturale Marxista; Punto Rosso; La Conta; Le Sarte di Corso Magenta; Giuristi Democratici; Ass. E. Tortora-Radicali Milano; Saveria Antiochia Omicron; Sinistrarossoverde; Centro Culturale Protestante; Circolo Carlo Rosselli; Circolo Giordano Bruno; La Riforma; Keshet, vita e cultura ebraica; Icei (Istituto di Cooperazione Economica Internazionale); Lidu (Lega Italiana per i Diritti dell’Uomo); Movimento RadicalSocialista; Noi Siamo Chiesa; Uaar (Unione degli Atei e degli Agnostici razionalisti), circolo di Milano.
La Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni è un’associazione di associazioni ispirate a diverse concezioni del mondo, e si propone di diventare luogo di scambio e di confronto per coloro che operano in difesa della laicità delle istituzioni.
In Italia crescono le pressioni, soprattutto della Chiesa cattolica, per stravolgere la laicità dello Stato, mentre altre visioni del mondo subiscono un soffocamento politico e mediatico. La Consulta intende operare – attraverso iniziative di informazione e formazione – per la pari dignità e libertà di espressione, contrastando privilegi e fondamentalismi.
La laicità è al tempo stesso valore e metodo, essendo volta a difendere uno spazio pubblico neutro, comune a tutti i cittadini e le cittadine, indipendentemente dalle loro convinzioni etiche o religiose, come dettano la Costituzione italiana e la Carta dei Diritti Umani. La Consulta intende battersi affinché venga riconosciuto il primato della libertà di scelta e della coscienza individuale sui temi “eticamente sensibili”, opponendosi all’approvazione di leggi che tendano a imporre a tutti la stessa morale.