A.N.P.I. Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Un importante documento di costituzionalisti sulla Riforma del Senato; per capire, per partecipare, per riflettere.

Praticamente tutta la stampa ha dato notizia di un documento sottoscritto da una cinquantina di costituzionalisti e studiosi, in relazione alla riforma del Senato, sulla quale si svolgerà nell’ottobre prossimo il referendum.

Saluto con piacere questo documento, non solo e non tanto per il merito, quanto per il significato che esso assume. Sul merito ci saranno certamente posizioni di giuristi contrapposti e sarebbe sciocco fare il confronto sui numeri, perché non sono essi che contano. Il fatto è che il documento esprime un critica, non preconcetta e non “conservatrice”, al testo della riforma, argomentando con serietà ed adducendo ragioni di merito; e si tratta di costituzionalisti insigni e non aprioristicamente schierati, trattandosi di studiosi di grande valore, di ex Presidenti e componenti della Consulta, di Magistrati, di studiosi di vaglia. Dunque, non è tutto così semplice, come vorrebbe il Governo (che, peraltro, da questa materia costituzionale dovrebbe restare estraneo), perché i nodi di questa riforma emergono nitidamente delle poche, ma dense, paginette del documento. Siamo, dunque, legittimati, almeno a “dubitare”; e non saremo tacciati, con tanta facilità, di essere “conservatori”, a fronte di argomentazioni (e di nomi) come quelle del documento in questione.

Ma voglio dire di più: è possibile anche che su qualche considerazione contenuta nel documento non si sia del tutto d’accordo. Ma anche questo non è rilevante, perché ciò che conta è che c’è materia di discussione e soprattutto c’è motivo di riflettere. Questa presa di posizione dovrebbe indicare ai tanti cittadini e cittadine ancora ignari o poco cogniti, i reali contenuti ed i gravi difetti di questa (per noi improvvida e inaccettabile) riforma.

Insomma, siamo di fronte ad un forte stimolo ad informarsi, a confrontarsi, a discutere e riflettere. Questo, infatti, è lo scopo di un referendum: che i cittadini esprimano il loro parere, ma a ragion veduta e sulla base di informazioni corrette e complete (che spesso gli organi di informazione non danno in modo sufficiente o sufficientemente chiaro). Ed allora, mi auguro che questa importante presa di posizione, rappresenti uno stimolo forte alla informazione e alla partecipazione, che è poi il vero problema di questi anni. Si tratta di una importante riforma costituzionale e dunque si deve andare a votare, ma è giusto andarci informati e consapevoli. Tutto qui. Da parte nostra, faremo il possibile per aiutare a capire, prima ancora che a convincere, persuasi come siamo che tali e tante siano le buone ragioni per opporsi ad un simile stravolgimento della Costituzione, che basta la loro conoscenza per decidere come votare (ed è augurabile che ci siano tanti NO ad una riforma come questa).

Intanto, credo che sia utile pubblicare qui di seguito il documento, perché ognuno possa leggerlo e riflettere, convincendosi che sarà necessario, per il bene del Paese prendere posizione (e che sia la posizione giusta). Soprattutto, è bene che risulti ancora di più evidente che – come il documento dimostra con chiarezza – è il merito della riforma che conta e non il cosiddetto “plebiscito”, che su di esso si vorrebbe instaurare ed al quale, in nessuna forma ed in alcun modo siamo interessati.
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April 27, 2016 at 10:33AM

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